Alcuni secoli fa, le cavallerie erano vanto ed essenziali strumenti per le continue guerre del periodo, il re Carlo XI di Svezia decise che voleva un animale più feroce per sostituire i suoi cavalli.
Un animale che avrebbe mandato i cavalli e soldati dei nemici in fuga dal campo di battaglia a prima vista.
La sua decisione cadde sull’alce, sfortunatamente per il re, il piano non ha ben funzionato e come scoprì in seguito, l’alce era troppo pericolosa per avvicinarsi ed addomesticare, ciò peggiorò durante la stagione degli amori mostrava un temperamento incontrollabilemente aggressivo, inoltre, l’alce è suscettibile alle malattie e ha una dieta variata che è difficile da fornire e se aggiungiamo a tutti questi problemi il fatto che sono anche creature intelligenti e di solito evitano il fronte di guerra.
Quando nonostante tutto il Re decisea tutti i costi andare in guerra con le alce in testa, ma presto si venne a notare che quando un alce si accorgeva che un compagno venive colpito oppure ucciso durante la battaglia, si dava alla fuga prontamente insieme agli altri.
Altri tentativi di usarli come carne per cibo non hanno avuto neppure in quel caso successo, gli animali ostinatamente si rifiutavano ad andare al macello quando resosi resi conto che le altre alci portate lì prima non tornavano.
Nonostante queste sfide, c’è stato un progetto di addomesticamento degli alci in corso nella fattoria degli alci di Kostroma a Kostroma, in Russia. Il progetto è iniziato negli anni ’30 quando Joseph Stalin decise di creare una cavalleria di alci, ed esattamente come con il piano di re Carlo XI, il progetto di Stalin fallì, tuttaviaNikita Khrushchev anche egli quando tentò di addomesticare le alci per la carne, fu di nuovo fallimento e molte fattorie di alci chiusero i battenti, ad oggi, l’allevamento di alci di Kostroma rimane funzionale e sta ancora cercando di addomesticare l’alce, principalente oramai, la struttura viene soltanto utilizzata per la produzione di latte di alce.
OLIVER TAYLOR FEBRUARY 6, 2019 (traduzione Inglese/Italiano D.Z.)